Infrastruttura iperconvergente: un boost alla Data Protection
Non ci stancheremo mai di ribadire che oggi i dati sono il bene più prezioso per le aziende e di conseguenza diventa sempre più importante, se non addirittura vitale, essere in grado di impostare una strategia adeguata di Data Protection. Approcci tecnologici che tengano conto di tutti i livelli di sicurezza del dato coinvolti, compresi dunque quelli infrastrutturali all’interno dei quali i dati si spostano e vengono memorizzati, archiviati, distribuiti, utilizzati.
La gestione di un’infrastruttura IT presenta non poche complessità a livello di governance e maintenance. Problematiche che con certi tipi di infrastrutture, come l’HCI (HyperConverged Infrastructure) ovvero infrastrutture iperconvergenti, sono state superate integrando una gestione unificata e semplificata, oltre a Data Protection, Backup e Disaster Recovery direttamente nel sistema in modo nativo.
Per coloro che ancora non lo sanno, infatti le infrastrutture iperconvergenti sono soluzioni software-defined, il che consente una scalabilità orizzontale illimitata integrando in un unico appliance tutto quello che solitamente compone un datacenter: capacità computazionale, server e storage, networking, hypervisior e Disaster Recovery.
È facile dunque comprendere come una soluzione “all-in-one” come questa possa essere adeguata alla gestione e protezione del dato per un’azienda, che spesso è di sola competenza del sistema di backup aziendale. Infatti in molte situazioni non si dimostra sempre adeguato alle necessità di cybersecurity più evolute.
Di sicuro c’è la peculiarità intrinseca dell’iperconvergenza: la capacità di deduplica del dato e compressione online, con funzionalità avanzate di ottimizzazione, nonché doppia copia dei dati, snapshot integrati a intervalli di 10 minuti con funzionalità di granular restore e con uno sguardo sempre più rivolto al mondo del cloud. Il tutto, come già detto sopra, gestito in un unico appliance in maniera semplice e centralizzata e attraverso un’unica web management console.
Entrando poi più in dettaglio nella Data Protection, la gestione della protezione dei dati nell’infrastruttura tradizionale richiede una moltitudine di strumenti e soluzioni differenti, spesso eterogenee e provenienti da svariati fornitori. In una infrastruttura iperconvergente, tutti gli strumenti di Data Protection vengono integrati nello stack tecnologico.
Scegliere di avvalersi di un’infrastruttura iperconvergente come HPE SimpliVity e HPE Storage Alletra dHCI, garantisce dunque:
- Resilienza e sicurezza del dato by design e by default
- Protezione dai CryptoLocker
- Riduzione del downtime e del valore di RTO e RPO
Per quello che concerne quindi tempi di ripristino e Business Continuity, le soluzioni iperconvergenti permettono di creare degli snapshot dell’intero sistema informativo a intervalli regolari e senza nessun impatto sulle prestazioni, il tutto ad una velocità elevatissima. Basti pensare che per un restore completo di 1TB di dati sono necessari meno di 60 secondi! Oltre a questo, è comunque sempre possibile ripristinare gradualmente elementi singoli elementi come file o dischi virtuali, fino ad arrivare ad intere macchine virtuali.
Sicuramente è un notevole miglioramento nella sicurezza dei dati, che si traduce in maggior serenità per il business dei clienti e un vantaggio non di poco conto per il team informatico dell’azienda.
Inoltre, è una soluzione che può essere completamente delegata anche in versione Managed Data Center ad un partner esterno, in grado di monitorare e gestire l’infrastruttura e consigliare strategie di difesa e protezione adeguate alle esigenze concrete, senza sovrastimare o sottostimare gli investimenti.
L'iperconvergenza è il futuro del datacenter, della sicurezza dei dati e di ottimizzazione dei processi e del business delle imprese.