Find results in Italiano
Please search something!

Attacco DDoS: cos’è e come proteggersi

Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) rappresentano oggi una delle più gravi minacce nel panorama della cybersecurity, sfidando imprese e individui con attacchi sempre più sofisticati e difficili da mitigare.
Group 29 Copy 2Created with Sketch.
Group 29 Copy 2Created with Sketch.
Attacco DDoS: cos’è e come proteggersi

Che cos'è un attacco DDoS

Un attacco DDoS, acronimo di Distributed Denial of Service e traducibile come “interruzione distribuita del servizio”, rappresenta uno degli attacchi hacker più insidiosi nel panorama della sicurezza informatica.

Questi attacchi hanno l'obiettivo di sovraccaricare un sito web, un server o una risorsa di rete con una quantità di traffico tale da renderlo inaccessibile agli utenti legittimi. Per comprenderlo pienamente, è essenziale partire dalla sua versione meno sofisticata, ossia il DoS (Denial of Service).

Differenze tra DoS e DDoS

L’attacco DoS è un'azione mirata a ingolfare le risorse di un sistema informatico che eroga servizi ai computer connessi, tramite l'invio di false richieste di accesso che il sistema non è in grado di soddisfare.

I DDoS, pur operando secondo lo stesso principio, avvengono su una scala molto più ampia. A differenza dei DoS, che provengono da una singola fonte, gli attacchi DDoS sono caratterizzati da richieste fasulle che arrivano da molteplici fonti contemporaneamente.

Questo aspetto determina una maggiore efficacia e un minor tempo per giungere a piena operatività, ma con effetti devastanti che possono durare molto più a lungo, da poche ore a diversi giorni, a seconda della rapidità di reazione.

Gli impatti degli attacchi DDoS sulle aziende

Gli attacchi DDoS possono avere conseguenze devastanti per le aziende, influenzando non solo le operazioni quotidiane ma anche la reputazione a lungo termine e la stabilità finanziaria. Questi impatti si manifestano in vari modi:

  • Perdite economiche dirette: un attacco DDoS ben riuscito può rendere un sito web o un servizio online completamente inaccessibile. Questo blocco dell'accesso può causare perdite immediate di entrate, specialmente per le aziende che dipendono fortemente dalle transazioni online.
  • Interruzione delle operazioni aziendali: gli attacchi DDoS causano spesso interruzioni prolungate delle operazioni aziendali, che possono avere effetti a catena su altre aree dell'azienda, inclusi i servizi al cliente e la catena di approvvigionamento, aggravando ulteriormente i costi finanziari e operativi.
  • Danni alla reputazione e fiducia dei clienti: soprattutto se non gestito efficacemente, questo attacco può danneggiare la percezione pubblica di un'azienda. I clienti e i partner possono perdere fiducia nella capacità dell'azienda di proteggere i propri dati e garantire la disponibilità dei servizi, il che può portare a una perdita di clienti e difficoltà nel guadagnare nuovi affari.
  • Costi di remediation e compliance: dopo un attacco DDoS, un'azienda deve spesso investire in misure di remediation per ripristinare i sistemi danneggiati e rafforzare la sicurezza per prevenire futuri attacchi, con costi significativi dovuti a riparazioni, conformazione alle normative e sanzioni.
  • Vulnerabilità a ulteriori attacchi informatici: durante questo tipo di attacco, le risorse di un'azienda sono spesso concentrate sulla mitigazione dell’attacco e sul ripristino del servizio. Questo può lasciare altri aspetti della sicurezza informatica meno protetti, rendendo l'azienda vulnerabile a ulteriori attacchi informatici, come il furto di dati o il ransomware.

DDoS: funzionamento e metodologie di attacco

Gli attacchi DDoS sono notoriamente diversificati nelle loro metodologie, ognuna mirata a sfruttare specifiche vulnerabilità di rete o sistema. Questi metodi possono essere categorizzati in base al loro approccio e al tipo di sovraccarico che inducono.

Botnet: lo strumento a supporto di un attacco DDoS

Un elemento chiave nella realizzazione di un attacco DDoS è la creazione di una botnet, ossia di una rete di dispositivi infettati da malware. I criminali informatici utilizzano i malware per infettare i dispositivi connessi a Internet, trasformandoli in bot che possono essere controllati a distanza.

Questi dispositivi, che possono variare da personal computer a dispositivi IoT (Internet of Things), vengono poi utilizzati per inviare un flusso massiccio di traffico verso il sistema bersaglio. La presenza di una botnet amplifica enormemente la portata e l'efficacia dell'attacco, rendendo difficile per le vittime e per le autorità identificare e bloccare le fonti del traffico malevolo.

Tecniche di un attacco DDoS

Attacchi volumetrici: tra i più diffusi, mirano a saturare la larghezza di banda della rete vittima utilizzando svariate tecniche:

  • UDP Flood: inondano il server con pacchetti UDP a un ritmo che il server non può gestire.
  • ICMP (Ping) Flood: simili agli attacchi UDP, sfruttano l’invio di pacchetti ping in massa al sistema bersaglio per esaurirne le risorse.
  • Amplificazione DNS: attacchi che sfruttano i server DNS mal configurati per moltiplicare il traffico verso la vittima.

Attacchi al protocollo: sfruttano le debolezze nei protocolli di rete per consumare risorse addizionali.

  • SYN Flood: utilizzano il meccanismo dell'handshake TCP per occupare le risorse del server senza completare la connessione.
  • Smurf Attack: amplificano il traffico di rete utilizzando l'indirizzamento broadcast per provocare risposte ICMP a un host vittima.

Attacchi a livello di applicazione: mirano specificamente alle applicazioni per esaurire le risorse che gestiscono le funzioni di livello superiore.

  • HTTP Flood: inviano richieste HTTP apparentemente legittime in numero eccessivo per sovraccaricare il server web.
  • Slowloris: mantengono aperte le connessioni HTTP inviando header HTTP parziali e mai completati, consumando risorse del server.

Come proteggersi dagli attacchi DDoS

Per contrastare efficacemente gli attacchi DDoS, è fondamentale implementare un approccio multilivello che combini sia misure preventive che strategie reattive. Di seguito, sono elencate le principali azioni da intraprendere per rafforzare la sicurezza dei sistemi informatici di fronte a tali minacce.

Fase di prevenzione

La fase di prevenzione è fondamentale in quanto prepara un’azienda alla possibilità di un attacco DDoS. A questo scopo, è consigliato affidarsi a strumenti di cyber threat intelligence, che raccolgono informazioni di intelligence sul dark web e consentono di pianificare le strategie sulla base di dati concreti.

Al contempo, la configurazione di firewall avanzati o di servizi interamente gestiti come Managed Firewall, nonché di filtri per il traffico Internet, rappresenta un’ulteriore prima linea di difesa contro gli attacchi DDoS.

Fase di rilevamento

In questa fase è fondamentale avere la massima visibilità sugli endpoint aziendali, oltre a strumenti basati sull’intelligenza artificiale in grado di orchestrare efficientemente i processi.

Di tutto questo può occuparsi una soluzione Managed Detection and Response (MDR), che monitora gli endpoint aziendali 24 ore su 24 e consente una risposta mirata grazie al supporto di un Security Operations Center (SOC) composto da esperti di cybersecurity, analyst e sistemisti.

Fase di risposta

La fase di risposta inizia subito dopo il rilevamento della minaccia da parte della soluzione MDR. Grazie alla sorveglianza umana delle soluzioni di cybersecurity, gli esperti del SOC possono intervenire in modo immediato e mirato, garantendo una risposta rapida agli attacchi, anche mediante procedure di incident response.

Implementare correttamente le fasi di prevenzione e rilevamento, ad esempio affidandosi a servizi fully managed completi, permette a un’azienda di ridurre notevolmente i tempi di risposta a un attacco informatico rapido e pericoloso come un DDoS grazie al mix tra una strategia proattiva e reattiva.

Prevenire gli attacchi DDoS con formazione e aggiornamento costanti

La comprensione delle metodologie di attacco, combinata con l'implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate, emerge come fondamentale per mitigare tali minacce e garantire la continuità operativa delle aziende.

Risulta chiaro che la resilienza agli attacchi DDoS richiede la partecipazione attiva e l'aggiornamento costante delle conoscenze in materia di sicurezza informatica e delle soluzioni di cybersecurity, considerando in ogni momento l'evoluzione continua delle tattiche offensive.

Le azioni preventive, insieme a una risposta reattiva ben organizzata, sono essenziali per affrontare efficacemente questa crescente minaccia; per questo, è di elevata importanza investire in sicurezza informatica e preparazione del personale.

Scarica la guida NIS2 gratuita in PDF